"La metamorfosi degli amanti". Tra follia e perversione.
- André Masson
- 10 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Animato da grande originalità, André Masson rappresenta nelle sue opere tutto quanto trascende la razionalità. Accostatosi dapprima al filone cubista, traghetta poi sulla sponda surrealista, per giungere infine ad una modalità di rappresentazione audace e spinta che influenzerà, non poco, molti dei grandi dell' arte espressionista astratta, primo fra tutti Pollock. Vivendo il periodo centrale della sua vita nel primo trentennio del 900, si trova catapultato in un ambiente aperto a novità artistiche, scientifiche e letterarie, subendo una grande, grandissima influenza da parte del filosofo viennese Sigmund Freud. Da questi, eredita la necessità di esprimere nelle proprie creazioni realtà oniriche, rappresentazioni di un inconscio in continuo movimento, puntando ad una smaterializzazione della coscienza umana. Mondi visionari, follia, erotismo, perversione. Questo caratterizza i suoi dipinti e, affinché il suo istinto possa concretizzarsi in arte, rimanendo impresso sulla tela, sceglie di dipingere sotto l' influenza di droghe o sottoponendosi a lunghi periodi di digiuno o di deprivazione dal sonno. Solo seguendo questo iter può liberarsi del tutto dal controllo della razionalità e lavorare in una condizione di ridotto stato di coscienza. "La metamorfosi degli amanti", che oggi voglio proporre a tutti gli appassionati di un' arte volutamente fuori dagli schemi ma, particolarmente coinvolgente ed intensa, rappresenta una delle maggiori creazioni di Masson. Nell' opera si delinenano due creature, sicuramente un uomo ed una donna, che si fondono nei loro corpi deformati e lacerati. Dalle loro carni prendono origine nuovi germogli e nuova vita. Il tutto è racchiuso in un ambiente caldo e carnale; i colori, dalle tonalità forti e contrastanti, tinteggiano un ambiente in cui sogno ed erotismo convivono in un binomio perfetto. Questo binomio, altro non è, che la formula perfetta per un' opera ottimamente risucita come questa.
Accosterei a questa Metamorfosi passionale, un Chet Baker con la sua "Almost Blue", buon ascolto! ;)
Comments